Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Avete paura della volatilità? Non dovreste. (puntata 233 del 12/08/2023)

Gli investimenti azionari sono, a medio e lungo termine, gli investimenti che (storicamente) hanno reso di più.

Ma (a breve termine) possono fluttuare in modo tale da rendere la vita difficile a molti investitori che non conoscano se stessi (psicologicamente) e che non capiscano il perchè di queste fluttuazioni.

Le fluttuazioni ci sono per (almeno) due motivi principali:

1) Perchè ai mercati azionari partecipano tre generi di operatori con finalità diverse e con diversi metodi e tempi di attività:

a) i traders che operano spesso a breve e brevissimo termine, provocando bruschi movimenti dei prezzi delle azioni;

b) le istituzioni cioè fondi, banche e assicurazioni che hanno interessi vari a muovere spesso i mercati;

c) il pubblico privato (anche detto retail) che fa muovere il mercato (soprattutto) perchè si comporta in modo a volte (spesso) impulsivo e irrazionale.

E poi il secondo motivo:

2) Perchè le aziende, e quindi le azioni che le rappresentano, hanno una vita economica e finanziaria che è fatta, come per le persone, di alti e bassi.

La psicologia dell'investitore azionario deve essere preparata ad accettare la natura di queste fluttuazioni (e dei movimenti a breve delle azioni), e costruirsi una maturità comportamentale che eviti le reazioni impulsive ed emotive.

Anche perchè la volatilità, a saperla sfruttare, è la nostra migliore amica.

PS.
La virtù numero 1 dell'Investitore (davvero) Intelligente è (rullo di tamburi) la SEMPLICITA'.

Non date retta (mai) a chi propone formule astruse e "investimenti" complicatissimi.

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

2. Il mio libro della settimana (233)

K. Bird & M. Sherwin - Oppenheimer: trionfo e caduta dell'inventore della bomba atomica

(Garzanti)

Personaggio geniale e controverso, è difficile ancora oggi decidere se Oppenheimer e la sua invenzione hanno fatto benissimo oppure malissimo all'umanità. Morte e distruzione o deterrenza?

"Considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi e un autentico prodigio della fisica, Robert Oppenheimer coordinò il leggendario progetto Manhattan che nel 1945 produsse la prima bomba atomica, consacrando la sua carriera.

Di fronte all'esito devastante dei bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki, tuttavia, il «distruttore di mondi» avanzò una radicale proposta per il controllo internazionale dei materiali nucleari e si oppose con fermezza alla realizzazione della bomba all'idrogeno.

A questa figura tragica ed eroica Kai Bird e Martin J. Sherwin hanno dedicato una monumentale biografia che nel 2006 ha ricevuto il premio Pulitzer: Oppenheimer ripercorre la parabola di una vera icona dell'America degli anni Quaranta, dall'oscurità alla fama che lo portò a partecipare alle grandi sfide e ai grandi trionfi del XX secolo, fino all'umiliazione di trovarsi coinvolto, nel 1954, in una terribile inchiesta che avrebbe compromesso per sempre la sua reputazione.

Riflessione profonda sul rapporto tra scienza e potere, questo racconto proietta, attraverso la vita di un uomo, nuove luci e nuove ombre sulla storia di tutti noi."

3. L'articolo della settimana (233)

Gian Antonio Stella, giornalista e scrittore famosissimo per il volume "la Casta", punta il dito su un altro degli scandali del Belpaese: il diploma comprato al mercato delle scuole paritarie ...

"Mandereste vostro figlio a fare la maturità in una scuola tanto al chilo? Eppure così appaiono certi istituti paritari denunciati in un dossier di Tuttoscuola. Una rete di diplomifici che sfornano ogni anno migliaia di «titoli» buoni per i concorsi pubblici e si vantano online di «rilasciare certificati in media in un giorno» e di «irradiarsi in tutta la penisola con centri di ascolto» e di scansare perfino l’obbligo più ovvio: quello di frequentare almeno una parte delle lezioni. Alla faccia del «merito».

4. La citazione finale (233)

"Se pensate che l’istruzione sia costosa, provate l’ignoranza."

(Anonimo)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


Elenco delle puntate: