Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Come Investire (Bene) in Borsa (puntata 148 del 25/12/2021)

La prima cosa che bisogna fare per investire bene in Borsa è dimenticare la terribile e pericolosissima espressione: "Giocare in Borsa".

In Borsa non si gioca, in Borsa si comprano partecipazioni della proprietà di aziende chiamate "titoli azionari" o, più semplicemente, "azioni".

Seconda cosa utilissima: comprare e vendere rapidamente titoli solo perchè sono saliti (o perchè sono scesi) è una cosa senza alcun senso. In più è di sicuro perdente, a lungo andare.

Questa cosa si chiama Trading e ve la sconsiglio fortemente. Da sempre.

Infine, se decidete di diventare investitori azionari intelligenti (e ve lo consiglio caldamente) è bene non dimenticare mai che:

1 Dovete ragionare come un imprenditore che è anche proprietario di una parte dell'azienda, per quanto (eventualmente) piccola;

2 Non dovete MAI usare per investire in azioni denaro che vi serve per vivere e per gli imprevisti;

3 Dovete immaginare di correre una Maratona (investimento a medio e lungo termine) e non uno sprint di 100 metri (breve e brevissimo termine).

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

2. Il mio libro della settimana (148)

Tommaso Ebhardt: Sergio Marchionne

(Sperling & Kupfer)

Sergio Marchionne è morto troppo presto.

Figlio di Concezio Marchionne, maresciallo dei Carabinieri, ed emigrato con la famiglia in Canada quando aveva 14 anni, il manager abruzzese ha sfatato una delle più elementari e inderogabili regole del management:

Se un grande manager prende in mano un'azienda dal business molto difficile (nel suo caso le automobili) è la reputazione del business che resta intatta.

Gli azionisti FCA e (soprattutto) Ferrari la pensano diversamente.

"In quattordici anni ha più che decuplicato il valore del gruppo in Borsa. Ha trasformato la Fiat da azienda italiana sull'orlo del fallimento a potente società globale.

È andato all'assalto dei mercati. Ha pensato in grande. Le sue scelte, mai scontate, hanno esaltato gli investitori, ma gli hanno attirato accuse come quella di aver spostato il baricentro dell'impresa lontano dall'Italia e quella di aver calpestato i diritti degli operai.

Chi è stato Sergio Marchionne, leader visionario e divisivo, e che cosa resta della sua eredità?

Tommaso Ebhardt - che l'ha inseguito per dieci anni da un capo all'altro del mondo - ritrae in questo libro una figura complessa, che si rivela man mano al giornalista in rapide battute, numerose occasioni professionali e preziosi incontri a due, a microfoni spenti.

Il suo racconto inizia nel dicembre 2008 con l'operazione Chrysler, ricostruisce i traguardi storici, i progetti falliti, la leadership di Marchionne. E lancia uno sguardo a quello che rimane di FCA dopo la sua tragica scomparsa.

Ma soprattutto indaga le convinzioni, gli interessi, i sentimenti privati di un uomo riservatissimo, che tuttavia gli aveva affidato a volte i suoi pensieri, riconoscendolo pubblicamente come «il suo stalker più affezionato», e prova a capire il segreto del personaggio che da sconosciuto outsider è diventato uno dei manager di maggior successo sui mercati internazionali."

3. L'articolo della settimana (148)

Ricordate le polemiche sui "bamboccioni", quei ragazzi che vivono alle spalle dei genitori anche quando ragazzi non sono più da molto tempo?

A quanto pare ci sono novità interessanti sul tema, ma sono sicuro che figlie e figlie dei Fwiani e delle Fwiane non hanno di questi problemi ... In ogni caso ho scovato questo articolo del Messaggero che fa chiarezza:

"Se al figlio non va di lavorare, i genitori non hanno alcuna responsabilità nei suoi confronti. La Cassazione in una sentenza dell'11 novembre ha scritto un verdetto storico anti bamboccioni. L'occasione per prendere questa decisione è nata in seguito alla denuncia di una donna, una 39enne estetista. La signora ha puntato il dito contro il padre..."

4. La citazione finale (148)

"Oggi non faccio niente. Anche ieri non ho fatto niente, ma non avevo finito."

(Peanuts, Charles M. Schultz)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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