Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Cosa vuol dire far meglio dell'Indice? (puntata 42 del 14/12/2019)

I risultati di un investimento azionario, a medio e lungo termine, si giudicano in due modi che, in un certo senso, si sovrappongono:

Il primo: il andamento medio annuale del vostro portafoglio modello di azioni;

Il secondo: il andamento medio annuale del vostro portafoglio modello di azioni rispetto all'Indice di riferimento. Per esempio: Wall Street vs. Indice S&P 500.

Far meglio dell'Indice è molto difficile, ma nello stesso tempo è decisivo. E i risultati possono essere strabilianti.

Ecco un esempio:

Tra il 1964 e il 2015 (una Maratoncina di oltre mezzo secolo), la holding di Warren Buffett ha avuto un redimento medio annuale del 20,8% (attraversando però anche anni di elevatissima inflazione).

Nello stesso periodo l'Indice S&P 500 ha messo a segno un rispettabilissimo 9.7%.

Un po' più del doppio dirà qualcuno dei Maratoneti appena partiti ...

Mmmmmh, non esattamente:

100$ investiti per 51 anni con l'Indice S&P 500 sarebbero diventati: 11.234$.

Gli stessi 100 $ investiti per 51 anni con WB sarebbero diventati, tenetevi stretti: 1.532.546 dollari.

Altro che doppio! -ò-

Nei 16 anni di Maratona di "In Borsa con Carlà" (IBCC), azioni Usa, il sottoscritto ha avuto (e ha) un pfolio con un andamento medio annuale del 10,3%. Indice nello stesso periodo: 6,6%.

100.000$ investiti con il sottoscritto ed IBCC sarebbero diventati 479.963$. Gli stessi denari investiti con l'Indice sarebbero diventati: 278.045$. E se fate passare altri 35 anni di Maratona la distanza aumenta enormemente:

Noi (FC/IBCC): 14.837.172$; Loro (S&P 500) 2.603.858$.

Ecco cosa vuol dire fare meglio dell'Indice!

Se volete/dovete approfondire vi consiglio di trascorrere una mezzoretta con il sottoscritto. Cliccando qui.

2. Il mio libro della settimana (42)

J. Diamond: Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni

(Einaudi)

I libri di storia possono essere molto utili per un investitore intelligente. Conoscere i principi chiave di alcune scienze, discipline e tecnologie è alla base di ogni vera analisi di un business.

Per questo libri di storia originali come 'Armi, acciaio e malattie' sono così preziosi.

C'è una sola ragione o ce ne sono molte alla base dell'enorme successo dell'Occidente in questi ultimi 13.000 anni del Pianeta Terra?

Perchè le nostre tecnologie e il nostro senso degli scambi è stato così importante per l'affermazione della nostra biologia e delle nostre istituzioni?

Continueremo a trionfare (noi e le nostre aziende) anche nei prossimi 13.000 anni?

"Perché gli europei hanno assoggettato gran parte degli altri popoli?

Secondo Diamond le diversità culturali affondano le loro radici in diversità geografiche, ecologiche e territoriali sostanzialmente legate al caso. Armato di questa idea, l'autore può lanciarsi in un appassionante giro del mondo, alla ricerca di casi esemplari con i quali illustrare e mettere alla prova le sue teorie.

Attingendo alla linguistica, all'archeologia, alla genetica molecolare e a mille altre fonti di conoscenza, Diamond riesce a condurre questo "tour de force" storico-culturale con sorprendente maestria, affiancando aneddoti personali a racconti drammatici o a spiegazioni di complesse teorie biologiche, che affronta con abilità di divulgatore."

3. L'articolo della settimana (42)

Dopo aver letto il libro che vi ho appena consigliato potreste aver voglia di conoscere meglio l'autore, Jared Diamond.

Per questo ho scovato per voi una sua breve conferenza TED assai interessante con una trascrizione in italiano che rende la fruizione più agevole a tutti.

"Tutti noi ci siamo prima o poi appassionati romanticamente agli enigmi di tutte le civiltà che sono collassate come i Maya, gli abitanti dell'Isola di Pasqua gli indiani Anasazi, gli antichi Egizi, gli Angkor Wat in Cambogia, i Great Zimbabwe e così via.

E nel corso degli ultimi dieci o vent'anni, gli archeologi hanno dimostrato che c'erano problemi ambientali soggiacenti a questi collassi del passato.

Ma c'erano anche tanti posti nel mondo dove le società si sono sviluppate per migliaia di anni senza alcun segno importante di collasso pensiamo al Giappone, Java, Tonga e Tikopea.

Quindi, evidentemente, le società in alcune aree sono più fragili di altre. Come possiamo capire cosa rende alcune società più fragili di altre?"

4. La citazione finale (42)

Denaro e conoscenze: mai sottovalutarli!

(Rieko Matsuura)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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