Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Meglio comprare o affittare? (puntata 94 del 12/12/2020)

Anche le giovani coppie italiane (i nostri figli o i nostri nipoti) stanno imparando a conoscere i problemi delle scelte finanziarie, compresa la più famosa di tutte: conviene ancora fare un mutuo per comprare una casa?

All'epoca della Bolla Mattonata (diciamo tra il 2000 e il 2007) avevo avvertito che era (ormai) meglio prendere una casa in affitto piuttosto che comprarla.

Adesso ho cambiato idea?

Dipende. Ai prezzi attuali degli immobili e con i tassi d'interesse che le banche praticano sui mutui, per i giovani la decisione positiva ha decisamente senso.

E' una 'scommessa' che si può solo vincere.

Però, come vi avevo raccontato a suo tempo, l'unico mutuo che davvero funziona per una famiglia giovane è quello lungo (20/30 anni) a tasso fisso.

Ma solo a patto che siate in grado di pagare almeno il 30% della casa in contanti, meglio sarebbe il 40%. E' bene poi che il mutuo impegni il vostro reddito totale (netto) al massimo per il 60%.

Voglio dire che se una coppia guadagna 40.000 euro all'anno, dovrebbe cercare prima di tutto di risparmiarne altrettanti (se non può farsi aiutare dalla famiglia di provenienza) in un tempo ragionevole, con l'obiettivo di comprare una casa che non dovrebbe costare più di 200.000 euro.

Altra cosa fondamentale: in quella casa ci dovrebbe restare almeno 10 anni, per avere una certa speranza che l'immobile, nel frattempo, valga di più.

Questo perchè probabilmente i prezzi, per qualche anno almeno, sono destinati a stare fermi, anzi a retrocedere un po' in valore reale, considerando che nel frattempo l'inflazione, per quanto bassa, andrà avanti.

Nel frattempo, per tutti gli altri, l'affitto continua ad essere conveniente: ci sono molte case disponibili e si possono spuntare buoni prezzi.

I proprietari spesso si accontentano di avere una rendita bassa (2 o 3% all'anno) e con 700 euro al mese si possono abitare case che ne costerebbero 500.000.

Se volete saperne di più sul denaro (come si risparmia e come s'investe) cliccate qui.

2. Il mio libro della settimana (94)

Alberto Mingardi: La verità vi prego sul neoliberismo.

(Marsilio)

Quando non si sa a chi dare la colpa delle crisi economiche il primo nome che viene in mente, l'anatema supremo è sempre il solito: "Maledetto neoliberismo!"

Alberto Mingardi, direttore dell'Istituto Bruno Leoni, racconta con molto garbo e altrettanta determinazione come stanno sul serio le cose e quanto di propaganda (molto) e di realtà (poco) ci sia su queste accuse.

La domanda più interessante a cui questo libro prova a dare risposta è semplice: il mondo (e l'Italia) quanto neoliberismo ha visto davvero in azione negli ultimi 10 anni?

"In un mondo in cui ogni giorno si alzano nuovi muri e lo scontro politico si fa sempre più acceso, un nemico comune unisce destra e sinistra, populisti e democratici, reazionari e progressisti.

Che siano le aziende a delocalizzare, l'«immigrazione selvaggia», la precarietà del lavoro o il diffondersi del virus Ebola, il libero mercato, il capitalismo o, nella sua definizione più abusata, il «neoliberismo» è il capro espiatorio perfetto per tempi confusi, l'elefante nella stanza che tutti, quando ce n'è bisogno, additano.

A livello sia mediatico sia politico, il pregiudizio verso questo presunto ordine mondiale dipinge una realtà governata in segreto da una Spectre di economisti responsabile della distruzione di ogni garanzia sociale e di aver arricchito una ristretta cerchia di speculatori senza scrupoli, a scapito del novantanove percento del mondo.

La soluzione per ovviare a queste tragedie sarebbe sempre la stessa: più leggi, più controlli, e quindi più Stato. Per sfatare la presunzione di chi pretende di saperne di più di milioni di persone che ogni giorno comprano e vendono beni e servizi, Alberto Mingardi ridimensiona il mito del mercato pervasivo e tirannico, e ripercorrendone la sua vera storia mostra come in realtà, nell'ultimo decennio, di politiche neoliberiste ce ne siano state meno di quanto si crede.

Il che è paradossalmente un problema: è a quel poco di neoliberismo, infatti, che dobbiamo crescita e prosperità."

3. L'articolo della settimana (94)

"Quinto Navarra, il ciambellano di palazzo Venezia, nelle sue memorie è categorico: Mussolini ha ricevuto una donna al giorno, tutti i giorni, per vent’anni, fino all’ultimo istante di potere.

Destituito la notte del 24 luglio, fece rinviare l’incontro con la signora S. di Ferrara fissato per l’indomani. Per indicare questo genere di interlocutrici – chiamiamole cosi – Navarra ha coniato una definizione rimasta celebre: «visitatrici fasciste»..."

4. La citazione finale (94)

"Chi pensa che il denaro si crei dal nulla il nulla ce l'ha nella testa."

(Il sottoscritto FC)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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