Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. "Vado a vivere ai Caraibi" (puntata 93 del 05/12/2020)

Confessatelo: quando siete in coda sulla tangenziale e la radio vi racconta che sta per nevicare, l'idea che vi viene è sempre la stessa: mollare tutto e andare a vivere ai Caraibi.

Ma è una cosa che si può fare davvero o deve rimanere solo un sogno sull'autostrada?

Un po' di tempo fa sono stato ad Antigua per fare un giro sul Trimarano del mio amico e Fwiano di lunghissima data Giovanni Soldini. Ci sono tanti italiani venuti a vivere e a lavorare qui.

E' una cosa che possono fare tutti?

Calma. Prima vediamo insieme i pro e i contro dell'avventura off shore e poi decidete se andare in aeroporto (quando sarà possibile).

Rispondete sinceramente a queste domande:

1 Siete davvero interessati a conoscere nuove culture e nuove lingue?

2 Siete in buona salute, adattabili e flessibili?

3 Avete un certo capitale liquido da parte (direi minimo 500.000 euro), oppure siete siete sicuri di poter far conto su una buona rendita (almeno 5000/10.000 euro al mese)?

Se la risposta è sì (a tutte e tre le domande) continuate a sognare. Altrimenti pensateci bene perchè forse l'avventura caraibica non fa per voi.

Ma, superato il primo test, adesso che bisogna fare?

Usate Internet per scegliere il luogo della vostra fuga e indagate molto bene non solo la bellezza delle spiagge, ma anche e soprattutto queste cose importantissime: 1 Il costo della vita del luogo. Fa una bella differenza scegliere Tulum in Messico dove la moneta è collegata al dollaro e quindi, in questo momento, vantaggiosa per gli italiani, o invece Antigua e le Bermuda dove tutto costa carissimo anche per chi è armato di euro.

2 Il lavoro che potete fare lì. Nella maggior parte dei casi, gli italiani all'estero nelle località di vacanza lavorano nella ristorazione e nel mercato immobiliare. Se non siete pronti ad aprire una trattoria o a mettervi a vendere case e locali, sarà difficile trovare qualcos'altro da fare.

3 L'assistenza medica. In Italia siamo abituati a pensare che per farsi ricoverare in ospedale si deve solo chiamare l'ambulanza. In Messico, dove la sanità costa 'poco', un ospedale privato può farvi pagare 700 dollari al giorno per curarvi. Non vi dico nelle Virgin Islands ...

Quindi come procedere se siete ancora decisi a partire?

Fate la prova. Quando avrete fatto tutte le indagini e scelto il vostro paradiso, programmate lì un viaggio di almeno quattro settimane per controllare che somigli alla vostra fantasia.

Se somiglia molto è assai meglio.

Se volete saperne di più sul denaro (come si risparmia e come s'investe) cliccate qui:

2. Il mio libro della settimana (93)

Tommaso Ebhardt: Sergio Marchionne

(Sperling & Kupfer)

Sergio Marchionne è morto (troppo presto) qualche anno fa.

Figlio di Concezio Marchionne, maresciallo dei Carabinieri, ed emigrato con la famiglia in Canada quando aveva 14 anni, il manager abruzzese ha sfatato una delle più elementari e inderogabili regole del management:

Se un grande manager prende in mano un'azienda dal business molto difficile (nel suo caso le automobili) è la reputazione del business che resta intatta.

Gli azionisti FCA e (soprattutto) Ferrari la pensano diversamente.

"In quattordici anni ha più che decuplicato il valore del gruppo in Borsa. Ha trasformato la Fiat da azienda italiana sull'orlo del fallimento a potente società globale.

È andato all'assalto dei mercati. Ha pensato in grande. Le sue scelte, mai scontate, hanno esaltato gli investitori, ma gli hanno attirato accuse come quella di aver spostato il baricentro dell'impresa lontano dall'Italia e quella di aver calpestato i diritti degli operai.

Chi è stato Sergio Marchionne, leader visionario e divisivo, e che cosa resta della sua eredità?

Tommaso Ebhardt - che l'ha inseguito per dieci anni da un capo all'altro del mondo - ritrae in questo libro una figura complessa, che si rivela man mano al giornalista in rapide battute, numerose occasioni professionali e preziosi incontri a due, a microfoni spenti.

Il suo racconto inizia nel dicembre 2008 con l'operazione Chrysler, ricostruisce i traguardi storici, i progetti falliti, la leadership di Marchionne. E lancia uno sguardo a quello che rimane di FCA dopo la sua tragica scomparsa.

Ma soprattutto indaga le convinzioni, gli interessi, i sentimenti privati di un uomo riservatissimo, che tuttavia gli aveva affidato a volte i suoi pensieri, riconoscendolo pubblicamente come «il suo stalker più affezionato», e prova a capire il segreto del personaggio che da sconosciuto outsider è diventato uno dei manager di maggior successo sui mercati internazionali."

Di persone e manager come Marchionne avremmo un bisogno disperato in questo 2020 ...

3. L'articolo della settimana (93)

Quello di questa settimana è un articolo molto ben documentato che fotografa la situazione della "ricchezza degli italiani" (nel frattempo peggiorata).

Il grafico è particolarmente illuminante:

Facile da capire: siamo (per ora) primi della classe in patrimonio (più della metà sono mattoni) e sempre più poveri in reddito (ormai solo il 40% di quello degli americani e il 35% in meno rispetto ai tedeschi).

Siamo come i nobili dell'ottocento che (infatti) nel novecento rimasero con le famose pezze alle terga. Indispensabile imparare ad investire intelligente.

Le Fwiane e i Fwiani l'hanno capito dal 1999. Infatti nella foto di gruppo degli italiani sono (probabilmente) gli unici che sorridono.

4. La citazione finale (93)

"I veri investitori dovrebbero comprare le azioni come comprano i prodotti alimentari. Non come comprano i profumi ..."

(Ben Graham)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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