Francesco Carlà

Pubblicazioni per Investitori Intelligenti dal 1999


Da più di trentacinque anni studio i mercati azionari di Wall Street, Italia e Globali . Nel 1999 ho fondato FinanzaWorld con questa idea: insegnare alle persone ad investire in autonomia, risparmiando tempo e denaro. Le nostre newslettere gratuite ed a pagamento sono diventate un punto di riferimento per gli investitori intelligenti. Se vuoi saperne di più scrivimi a: f.carla@finanzaworld.it oppure clicca qui.

Investitori Intelligenti

Dialoghi con mio figlio sull'investimento intelligente

"Investitori Intelligenti" è il nuovo Podcast di Finanzaworld. Fw è un sito di informazione, comunicazione ed educazione finanziaria. Fondata nel 1999 da Francesco Carlà, è considerata (Sole 24 Ore) "la bibbia degli investitori italiani".

FinanzaWorld.it è la comunità della Finanza democratica come riconosce anche Google.

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Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto. E la citazione finale! Buona lettura, vs. Francesco Carlà

In questo Podcast settimanale 2 Consigli di Francesco Carlà; 2 sintesi di libri che ha appena letto (o che pensa indispensabili); in più il link ad un articolo che gli è piaciuto molto.

E la Citazione Finale.

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Vi hanno mai pagato per la vostra Pazienza?
(puntata 108 del 18/03/2021)

Voglio soffermarmi su una cosa decisiva per noi Investitori Intelligenti e Maratoneti Premium di Fw: l'importanza della pazienza e della continuità per raggiungere, e mantenere, i nostri obiettivi.

Uno in particolare:

Far crescere il valore dei nostri investimenti, nel tempo, e procurarci una rendita che possiamo reinvestire oppure spendere, se lo riteniamo opportuno.

Mentre aspettiamo, la nostra pazienza è spesso ricompensata dai dividendi, cioè da quella parte dei guadagni che un'azienda può decidere di pagare ai suoi azionisti. Per questo è così importante scegliere company che fanno profitti e che, regolarmente, ne mandano un po' a noi.

Meglio ancora se con un payout (la quota percentuale di utili distribuita in dividendi) ridotto, che quindi non pesa gran che in bilancio.

Ma sono altrettanto importanti (ed altrettanto nostri) i profitti che un'azienda non distribuisce, ma usa per investimenti ed altre operazioni remunerative.

Soldi che, nelle mani del management giusto, possono fruttare di più che nelle nostre.

Senza contare l'effetto dell'interesse composto che aumenta per via della mancata tassazione dei dividendi.

Ecco perchè mi piacciono le aziende (meglio se sottovalutate o con un prezzo comunque giusto al momento dell'acquisto) in grado di fare utili anno dopo anno, con regolarità e stabilità.

Se poi il titolo è un po' volatile, non importa: decisamente meglio una crescita volatile che un impoverimento costante e sicuro -ò-

Un'ultima cosa assai importante, anzi due.

La prima: avere una discreta concentrazione su alcuni business, può fare la differenza se si è calcolato bene il loro valore intrinseco.

La seconda: avere in serbo una certa liquidità può consentire di sfruttare le occasioni giuste, appena Mr. Market ce le presenta.

E prima o poi lo fa sempre. Se abbiamo Pazienza.

Volete conoscere i 4 Filtri di FC e non siete mai stati Abbonati Premium? Scrivete subito a: lodovico.carla@finanzaworld.it

Il mio libro della settimana (108)

J.K. Galbraith: Il grande crollo

(BUR)

Se non l'avete mai letto è il momento di colmare questa lacuna.

Dei tanti libri scritti dal professor Galbraith, questo è probabilmente il più leggibile e forse il più interessante.

Il tema è evidente: un racconto preciso ed incalzante del periodo precedente e seguente il crollo di Wall Street del 1929.

"Alla fine del 1928, l'economia degli Stati Uniti viveva un momento di grande euforia: la Borsa andava a gonfie vele, le azioni crescevano, il denaro correva a fiumi ...

Di lì a pochi mesi quel mondo di carta e di illusioni sarebbe crollato come un castello di sabbia, distruggendo patrimoni, obbligando migliaia di industrie a chiudere, gettando sul lastrico milioni di famiglie, provocando all'interno degli USA una migrazione selvaggia di milioni di disperati in cerca di lavoro con le loro famiglie."

L'articolo della settimana (108)

Le Fwiane e i Fwiani della mia età ricorderanno la vicenda del Presidente della Repubblica Giovanni Leone che si dimise, unico nella storia, per una campagna di stampa che poi si rivelò completamente falsa.

Una vicenda, ricostruita con un'intervista al figlio Giancarlo Leone nell'articolo che state per leggere, che al sottoscritto ha fatto venire in mente due cose:

La prima: le fake news e le macchine del fango non sono una novità dell'era di Internet.

La seconda: invece, proprio grazie ad Internet è ora possibile informarsi da tante fonti. E farsi un'idea propria ...

"Ho il ricordo netto di mio padre, Antonio Terzi direttore di Gente negli anni Settanta, che raccontava sgomento, in famiglia, quello che stava accadendo al nostro Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Leone venne vilipeso e fatto oggetto di attacchi personali da Camilla Cederna insieme al gruppo dell'Espresso; mio padre non li amava particolarmente."

La citazione finale (108)

"Si può essere puntuali e non bravi. Ma è impossibile essere (davvero) bravi e non puntuali."

(Il sottoscritto)

A rileggerci la prossima settimana!

Vostro

Meeting Permanente della Finanza Democratica

30 minuti per capire cos'è la Finanza Democratica

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Come diventare un investitore intelligente?

Per essere investitori "fai da te" intelligenti, bisogna prima di tutto mandare a mente questa idea decisiva: investire NON è una scommessa, un colpaccio, uno sprint. E' una Maratona. Warren Buffett ha trasformato 10.000 dollari, il suo capitale iniziale, in decine di miliardi di dollari. Ma non ci ha messo giorni o mesi. Ci ha messo qualche anno.

Per la precisione: una decina d'anni a diventare milionario (nel 1962 i milioni di dollari avevano ancora il loro fascino. Anche i milioni di euro ce l'hanno, dopotutto, no?).

E una quarantina d'anni a diventare miliardario, sempre in dollari, nel 1990.

Nel frattempo i suoi miliardi sono diventati molti di più.

L'Investitore intelligente "fai da te" è prima di tutto un Maratoneta.

30 Minuti di Meeting con Francesco Carlà per capire cos'è la Finanza Democratica. Basta partecipare a questo Meeting per approfondire.

Ma che cos'è esattamente la Finanza Democratica?

I principi della Finanza Democratica sono pochi e davvero alla portata di tutti. Eccoli qua:

  • 1) Nessuno ha a cuore il nostro denaro più di noi;
  • 2) Imparare ad investire è semplice e non serve essere laureati in economia e scienze finanziarie. Basta essere correttamente informati da chi è strutturalmente Indipendente e non deve vendervi nessun tipo di prodotti finanziari. Basta saper fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, percentuali, e medie;
  • 3) Grazie ad Internet, è facile e costa molto poco investire da soli e senza intermediari. E' sufficiente aprire un conto bancario on line e le commissioni sono basse e alla portata di tutti gli investitori;
  • 4) Investite solo in quello che capite e conoscete.
  • 5) Non fidatevi di nessuno che vi proponga cose in contrasto con i punti 1, 2, 3 e 4. Basta partecipare a questo Meeting per approfondire.

Storia di Laura Rossi

Mi chiamo Laura Rossi, ho 45 anni e vorrei raccontarvi la mia storia. Secondo me può essere utile a tanta gente

Il mio lavoro somiglia a quello di molti italiani della mia generazione: piccola impresa ereditata dai genitori e dai nonni, non si stacca mai, fatica, tasse e qualche soddisfazione.

Negli ultimi anni meno.

Tre generazioni di lavoro e risparmio hanno creato un patrimonio.

Un patrimonio che somiglia a quello di tanti altri piccoli imprenditori e professionisti italiani, immagino: qualche immobile, tra cui la casa dove vivo, buoni del Tesoro e un po’ di altri titoli in portafoglio.

Fino a due anni fa soprattutto fondi di vario genere.

Un giorno mi sono imbattuta in questa tabella:

Per una volta era semplice da capire e la fonte era insospettabile (BlackRock/Morningstar):

Il peggior 'investimento' possibile, a lungo termine (1926/2020), è quello monetario (Bot/conti deposito etc): tolte le tasse e l'inflazione ci si rimette quasi l'1% all'anno (-0.8%). Seguono le obbligazioni (societarie e i titoli di Stato): sempre al netto di tasse ed inflazione si prende solo lo 0.6% netto, ogni anno in media. Poi arrivano le azioni: dal 1926 al 2020, una vera Maratona, hanno guadagnato il 4.4% medio all'anno, al netto di tasse ed inflazione.

La prima: un calcolatorino dell’interesse composto;

La seconda: un articolo di Francesco Carlà.

Usando il calcolatorino ho scoperto che:

Usando i Bot praticamente i soldi si dimezzano strada facendo (100.000 euro 'investiti' al 0.8% diventano dopo 94 anni 47.000);

Usando le obbligazioni i soldi crescono un po', ma molto lentamente (100.000 euro investiti allo 0.6% diventano dopo 94 anni 175.473);

Usando le azioni (nel senso di replicare un Indice azionario generalista per esempio con un Etf apposito) i soldi crescono molto (100.000 euro investiti al 4.4% diventano dopo 94 anni 5.725.941)

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Se non hai già visto il Meeting Permanente della Finanza Democratica, clicca sul pulsante qui sotto. 30 minuti con Francesco Carlà per cambiare le idee sbagliate sul risparmio e sull'investimento che ti sono costate tante delusioni.

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Domande e risposte

Chiariamo qualche dubbio

  • Che cos'è FinanzaWorld?

    FinanzaWorld è anzitutto libera e Indipendente, priva (strutturalmente) di qualsiasi conflitto d’interesse.

    Su FinanzaWorld Francesco Carlà ed il suo staff pubblicano ogni giorno informazioni, commenti, analisi sul mondo dell’economia, dei Mercati e dell'Educazione finanziaria.

  • Francesco Carlà, già docente all'Università la Sapienza di Roma e all'Università IULM di Milano, da oltre 35 anni si occupa di Comunicazione, Informazione ed Educazione finanziaria.

    Segue la finanza innovativa (e il Fintech) dal 1995. E' autore di articoli, libri e di programmi radio-televisivi.

    Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i bestsellers "Trading online. La guida" (2000), "Simulmondo. Vivere Internet" (2001), "Trading online. Seconda Edizione" (2003), Italia-Google (2006) e Finanza Democratica (2009). Per tre anni ogni settimana è stato protagonista su RaiNews24, RAI3 di "Netstocks", il primo magazine tv dedicato all'economia e alla finanza innovative, consulente di molte trasmissioni TV e Radio in RAI e su altri canali (Costanzo show, Invasioni Barbariche, Sky TG 24, Radio Vaticana, Radio Radicale, Radio Capital etc), per quattro anni ha condotto il forum di Borsa sul sito del Corriere della Sera, editorialista di Vanity Fair (Soldi & Felicità) e della Gazzetta dello Sport (Il Risparmiatore). E' il fondatore di FinanzaWorld dal 1999.