Francesco Carlà

Pubblicazioni per Investitori Intelligenti dal 1999


Da più di trentacinque anni studio i mercati azionari di Wall Street, Italia e Globali . Nel 1999 ho fondato FinanzaWorld con questa idea: insegnare alle persone ad investire in autonomia, risparmiando tempo e denaro. Le nostre newslettere gratuite ed a pagamento sono diventate un punto di riferimento per gli investitori intelligenti. Se vuoi saperne di più scrivimi a: f.carla@finanzaworld.it oppure clicca qui.

Investitori Intelligenti

Dialoghi con mio figlio sull'investimento intelligente

"Investitori Intelligenti" è il nuovo Podcast di Finanzaworld. Fw è un sito di informazione, comunicazione ed educazione finanziaria. Fondata nel 1999 da Francesco Carlà, è considerata (Sole 24 Ore) "la bibbia degli investitori italiani".

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Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto. E la citazione finale! Buona lettura, vs. Francesco Carlà

In questo Podcast settimanale 2 Consigli di Francesco Carlà; 2 sintesi di libri che ha appena letto (o che pensa indispensabili); in più il link ad un articolo che gli è piaciuto molto.

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Il potere degli Ossessionati
(puntata 253 del 30/12/2023)

Ho finito di (ri-ri)leggere ieri la biografia di Steve Jobs di Walter Isaacson, un'impresa (656 pagine con un carattere microscopico) che posso suggerirvi per una ragione che è al centro di questo numero di FC Consiglia.

La vita del co-fondatore di Apple è parecchio nota: nato nel 1955, ha preso per i capelli la generazione degli anni '60 del secolo scorso ed ha attraversato, con alterne vicende, tutta l'epoca del boom del personal computer e della creazione del Simulmondo digitale.

Fino alla morte prematura nel 2011.

Il libro si legge in fretta ed è ovviamente pieno di avvenimenti e personaggi. Ma c'è una cosa che rimane in testa dopo l'ultima pagina: Steve Jobs era un Ossessionato. Ossessionatissimo direi.

Curava personalmente ogni singolo dettaglio in un'azienda (anzi 2, anzi 3) con decine di migliaia di dipendenti e un numero notevole di managers.

Andava su tutte le furie se il livello di qualità che aveva in testa per i prodotti e i servizi delle sue aziende, non si ficcavano anche nella cultura e nella pratica giornaliera di tutti.

E' successo alla Apple, alla Next e poi alla Pixar. Jobs aveva l'Ossessione della Perfezione.

E' bello avere questa caratteristica e spesso, nella mia esperienza quasi sempre, quando vi imbattete in un personaggio del genere un eventuale vostro investimento (come consumatore o come azionista) diventa molto appagante.

Infatti Fw ha indicato con grande entusiasmo e successo la Pixar, Lodovico Carlà ha scelto in tempi non sospetti (autunno 2004 aveva 10 anni) la Apple grazie all'amore che nutriva per il suo iPod...

Sono tanti gli Ossessionati che mi vengono in mente e i loro prodotti parlano da soli: Sergio Bonelli con la sua meravigliosa casa editrice di Tex, Zagor e Dylan Dog, fumetti stupendi che leggeva e rileggeva instancabilmente fino a quando non superavano la perfezione.

Mi piaceva esercitarmi a trovare un refuso o un errore di ortografia nei suoi albi.Erano rarissimi come certi diamanti.

Quasi unici.

Tutte le volte che ci siamo incontrati glielo dicevo e un velocissimo sorriso compariva sulla sua faccia impenetrabile.

Oppure Bernardo Caprotti di Esselunga (sapete che l'aveva comprata da Rockefeller?) dal 1965, capace di rimettersi a lavorare a 90 anni suonati proprio per evitare che i figli disperdessero quell'Ossessione che ha dato il successo alla sua catena di supermercati.

Poi Michele Ferrero, in grado di trasformare in pochi anni una piccola azienda dolciaria nella casa della Nutella, che quanto ad Ossessione degli italiani e di tutto il mondo non ha alcun bisogno dei miei commenti.

E che dire di Arnoldo Mondadori: pare controllasse personalmente che la carta igienica non venisse sprecata nei bagni della casa editrice; di Leonardo Del Vecchio (anche lui è tornato a capo di Luxottica a 80 anni per ridare impulso all'azienda); Angelo Rizzoli (libri, giornali, cinema, calcio); Edoardo Bianchi (il mito della bicicletta) ...

Tutti e quattro vengono dal medesimo orfanotrofio milanese dei Martinitt e, oltre al successo, sono riconoscibili per l'Ossessione di fare il meglio possibile.

Ogni giorno. Come il Ceo di Nvidia che ha eletto a motto aziendale la sua frase più ripetuta: "Concentriamoci come fossimo a 30 giorni dal fallimento".

La forza degli Ossessionati, quella inesauribile spinta interiore che Warren Buffett (forse il re di questa categoria) cerca con assoluta determinazione in tutti i suoi manager.

Mi piacciono gli Ossessionati, mi piacciono i loro prodotti. Come cittadini, consumatori ed investitori gli dobbiamo molto. Le nazioni che li aiutano e non li ostacolano sono le più ricche del mondo.

Anche noi a FinanzaWorld ce la mettiamo tutta per essere come loro. Magari, spero, si vede almeno un pò.

Ma ho una domanda prima di chiudere: anche voi come Jobs (come il sottoscritto) siete appassionati del vostro lavoro e perfezionisti fino all'Ossessione?

Se è così scrivetemi e raccontatemelo: mi piace aver a che fare con persone come voi. E non importa quanto grande sia la vostra azienda o importante il vostro lavoro. E nemmeno quanti anni avete.

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

Il mio libro della settimana (253)

W. Isaacson: Steve Jobs

(Mondadori)

Visto che l'ho appena citato nel consiglio della settimana, vi ripropongo la biografia di Steve Jobs ...

"Più di quaranta colloqui personali con Steve Jobs in oltre due anni, e più di cento interviste a familiari, amici, rivali e colleghi, hanno permesso a Walter Isaacson di raccontare l'avvincente storia del geniale imprenditore la cui passione per la perfezione e il cui carisma feroce hanno rivoluzionato sei settori dell'economia e del business: computer, cinema d'animazione, musica, telefonia, tablet, editoria elettronica.

Mentre tutto il mondo sta cercando un modo per sviluppare l'economia dell'era digitale, Jobs spicca come la massima icona dell'inventiva, perché ha intuito in anticipo che la chiave per creare valore nel ventunesimo secolo è la combinazione di creatività e tecnologia, e ha costruito un'azienda basata sulla connessione tra geniali scatti d'immaginazione e riconosciute invenzioni tecnologiche.

Nonostante abbia collaborato in prima persona alla stesura di questo libro, Jobs non ha imposto nessun vincolo sul testo né ha preteso di leggerlo prima della pubblicazione. E non ha posto alcun filtro, incoraggiando anzi i suoi conoscenti, familiari e rivali a raccontare onestamente tutta la verità.

Lui stesso parla candidamente, talvolta in maniera brutale, dei colleghi, degli amici e dei nemici, i quali, a loro volta, ne svelano le passioni, il perfezionismo, la maestria, la magia diabolica e l'ossessione per il controllo che hanno caratterizzato il suo approccio al business e i geniali prodotti che ha creato."

L'articolo della settimana (253)

Il paradosso (costoso) dei beni russi congelati in Italia ...

"In quasi due anni dall’invasione dell’Ucraina l’elenco dei beni congelati nel nostro Paese ha continuato ad allungarsi, spesso con più provvedimenti successivi contro gli stessi soggetti, e adesso comprende proprietà per un valore di due miliardi e venti milioni di euro, senza contare il fatturato generato da diverse imprese.

La particolare natura giuridica di questi provvedimenti obbliga lo Stato a farsi carico della manutenzione, con esborsi rilevanti: come ha rivelato Repubblica, soltanto per lo yacht di 140 metri Scheherazade, destinato ai viaggi del nuovo Zar, il Demanio ha già speso quattro milioni di euro.

Non è l’unico caso..."

La citazione finale (253)

“La mia ragazza ride sempre quando facciamo sesso, a prescindere da quello che sta leggendo.”

(Steve Jobs)

A rileggerci la prossima settimana!

Vostro

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Come diventare un investitore intelligente?

Per essere investitori "fai da te" intelligenti, bisogna prima di tutto mandare a mente questa idea decisiva: investire NON è una scommessa, un colpaccio, uno sprint. E' una Maratona. Warren Buffett ha trasformato 10.000 dollari, il suo capitale iniziale, in decine di miliardi di dollari. Ma non ci ha messo giorni o mesi. Ci ha messo qualche anno.

Per la precisione: una decina d'anni a diventare milionario (nel 1962 i milioni di dollari avevano ancora il loro fascino. Anche i milioni di euro ce l'hanno, dopotutto, no?).

E una quarantina d'anni a diventare miliardario, sempre in dollari, nel 1990.

Nel frattempo i suoi miliardi sono diventati molti di più.

L'Investitore intelligente "fai da te" è prima di tutto un Maratoneta.

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Ma che cos'è esattamente la Finanza Democratica?

I principi della Finanza Democratica sono pochi e davvero alla portata di tutti. Eccoli qua:

  • 1) Nessuno ha a cuore il nostro denaro più di noi;
  • 2) Imparare ad investire è semplice e non serve essere laureati in economia e scienze finanziarie. Basta essere correttamente informati da chi è strutturalmente Indipendente e non deve vendervi nessun tipo di prodotti finanziari. Basta saper fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, percentuali, e medie;
  • 3) Grazie ad Internet, è facile e costa molto poco investire da soli e senza intermediari. E' sufficiente aprire un conto bancario on line e le commissioni sono basse e alla portata di tutti gli investitori;
  • 4) Investite solo in quello che capite e conoscete.
  • 5) Non fidatevi di nessuno che vi proponga cose in contrasto con i punti 1, 2, 3 e 4. Basta partecipare a questo Meeting per approfondire.

Storia di Laura Rossi

Mi chiamo Laura Rossi, ho 45 anni e vorrei raccontarvi la mia storia. Secondo me può essere utile a tanta gente

Il mio lavoro somiglia a quello di molti italiani della mia generazione: piccola impresa ereditata dai genitori e dai nonni, non si stacca mai, fatica, tasse e qualche soddisfazione.

Negli ultimi anni meno.

Tre generazioni di lavoro e risparmio hanno creato un patrimonio.

Un patrimonio che somiglia a quello di tanti altri piccoli imprenditori e professionisti italiani, immagino: qualche immobile, tra cui la casa dove vivo, buoni del Tesoro e un po’ di altri titoli in portafoglio.

Fino a due anni fa soprattutto fondi di vario genere.

Un giorno mi sono imbattuta in questa tabella:

Per una volta era semplice da capire e la fonte era insospettabile (BlackRock/Morningstar):

Il peggior 'investimento' possibile, a lungo termine (1926/2020), è quello monetario (Bot/conti deposito etc): tolte le tasse e l'inflazione ci si rimette quasi l'1% all'anno (-0.8%). Seguono le obbligazioni (societarie e i titoli di Stato): sempre al netto di tasse ed inflazione si prende solo lo 0.6% netto, ogni anno in media. Poi arrivano le azioni: dal 1926 al 2020, una vera Maratona, hanno guadagnato il 4.4% medio all'anno, al netto di tasse ed inflazione.

La prima: un calcolatorino dell’interesse composto;

La seconda: un articolo di Francesco Carlà.

Usando il calcolatorino ho scoperto che:

Usando i Bot praticamente i soldi si dimezzano strada facendo (100.000 euro 'investiti' al 0.8% diventano dopo 94 anni 47.000);

Usando le obbligazioni i soldi crescono un po', ma molto lentamente (100.000 euro investiti allo 0.6% diventano dopo 94 anni 175.473);

Usando le azioni (nel senso di replicare un Indice azionario generalista per esempio con un Etf apposito) i soldi crescono molto (100.000 euro investiti al 4.4% diventano dopo 94 anni 5.725.941)

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Domande e risposte

Chiariamo qualche dubbio

  • Che cos'è FinanzaWorld?

    FinanzaWorld è anzitutto libera e Indipendente, priva (strutturalmente) di qualsiasi conflitto d’interesse.

    Su FinanzaWorld Francesco Carlà ed il suo staff pubblicano ogni giorno informazioni, commenti, analisi sul mondo dell’economia, dei Mercati e dell'Educazione finanziaria.

  • Francesco Carlà, già docente all'Università la Sapienza di Roma e all'Università IULM di Milano, da oltre 35 anni si occupa di Comunicazione, Informazione ed Educazione finanziaria.

    Segue la finanza innovativa (e il Fintech) dal 1995. E' autore di articoli, libri e di programmi radio-televisivi.

    Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i bestsellers "Trading online. La guida" (2000), "Simulmondo. Vivere Internet" (2001), "Trading online. Seconda Edizione" (2003), Italia-Google (2006) e Finanza Democratica (2009). Per tre anni ogni settimana è stato protagonista su RaiNews24, RAI3 di "Netstocks", il primo magazine tv dedicato all'economia e alla finanza innovative, consulente di molte trasmissioni TV e Radio in RAI e su altri canali (Costanzo show, Invasioni Barbariche, Sky TG 24, Radio Vaticana, Radio Radicale, Radio Capital etc), per quattro anni ha condotto il forum di Borsa sul sito del Corriere della Sera, editorialista di Vanity Fair (Soldi & Felicità) e della Gazzetta dello Sport (Il Risparmiatore). E' il fondatore di FinanzaWorld dal 1999.