Francesco Carlà

Pubblicazioni per Investitori Intelligenti dal 1999


Da più di trentacinque anni studio i mercati azionari di Wall Street, Italia e Globali . Nel 1999 ho fondato FinanzaWorld con questa idea: insegnare alle persone ad investire in autonomia, risparmiando tempo e denaro. Le nostre newslettere gratuite ed a pagamento sono diventate un punto di riferimento per gli investitori intelligenti. Se vuoi saperne di più scrivimi a: f.carla@finanzaworld.it oppure clicca qui.

Investitori Intelligenti

Dialoghi con mio figlio sull'investimento intelligente

"Investitori Intelligenti" è il nuovo Podcast di Finanzaworld. Fw è un sito di informazione, comunicazione ed educazione finanziaria. Fondata nel 1999 da Francesco Carlà, è considerata (Sole 24 Ore) "la bibbia degli investitori italiani".

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Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto. E la citazione finale! Buona lettura, vs. Francesco Carlà

In questo Podcast settimanale 2 Consigli di Francesco Carlà; 2 sintesi di libri che ha appena letto (o che pensa indispensabili); in più il link ad un articolo che gli è piaciuto molto.

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"Vado a vivere ai Caraibi"
(puntata 93 del 05/12/2020)

Confessatelo: quando siete in coda sulla tangenziale e la radio vi racconta che sta per nevicare, l'idea che vi viene è sempre la stessa: mollare tutto e andare a vivere ai Caraibi.

Ma è una cosa che si può fare davvero o deve rimanere solo un sogno sull'autostrada?

Un po' di tempo fa sono stato ad Antigua per fare un giro sul Trimarano del mio amico e Fwiano di lunghissima data Giovanni Soldini. Ci sono tanti italiani venuti a vivere e a lavorare qui.

E' una cosa che possono fare tutti?

Calma. Prima vediamo insieme i pro e i contro dell'avventura off shore e poi decidete se andare in aeroporto (quando sarà possibile).

Rispondete sinceramente a queste domande:

1 Siete davvero interessati a conoscere nuove culture e nuove lingue?

2 Siete in buona salute, adattabili e flessibili?

3 Avete un certo capitale liquido da parte (direi minimo 500.000 euro), oppure siete siete sicuri di poter far conto su una buona rendita (almeno 5000/10.000 euro al mese)?

Se la risposta è sì (a tutte e tre le domande) continuate a sognare. Altrimenti pensateci bene perchè forse l'avventura caraibica non fa per voi.

Ma, superato il primo test, adesso che bisogna fare?

Usate Internet per scegliere il luogo della vostra fuga e indagate molto bene non solo la bellezza delle spiagge, ma anche e soprattutto queste cose importantissime: 1 Il costo della vita del luogo. Fa una bella differenza scegliere Tulum in Messico dove la moneta è collegata al dollaro e quindi, in questo momento, vantaggiosa per gli italiani, o invece Antigua e le Bermuda dove tutto costa carissimo anche per chi è armato di euro.

2 Il lavoro che potete fare lì. Nella maggior parte dei casi, gli italiani all'estero nelle località di vacanza lavorano nella ristorazione e nel mercato immobiliare. Se non siete pronti ad aprire una trattoria o a mettervi a vendere case e locali, sarà difficile trovare qualcos'altro da fare.

3 L'assistenza medica. In Italia siamo abituati a pensare che per farsi ricoverare in ospedale si deve solo chiamare l'ambulanza. In Messico, dove la sanità costa 'poco', un ospedale privato può farvi pagare 700 dollari al giorno per curarvi. Non vi dico nelle Virgin Islands ...

Quindi come procedere se siete ancora decisi a partire?

Fate la prova. Quando avrete fatto tutte le indagini e scelto il vostro paradiso, programmate lì un viaggio di almeno quattro settimane per controllare che somigli alla vostra fantasia.

Se somiglia molto è assai meglio.

Se volete saperne di più sul denaro (come si risparmia e come s'investe) cliccate qui:

Il mio libro della settimana (93)

Tommaso Ebhardt: Sergio Marchionne

(Sperling & Kupfer)

Sergio Marchionne è morto (troppo presto) qualche anno fa.

Figlio di Concezio Marchionne, maresciallo dei Carabinieri, ed emigrato con la famiglia in Canada quando aveva 14 anni, il manager abruzzese ha sfatato una delle più elementari e inderogabili regole del management:

Se un grande manager prende in mano un'azienda dal business molto difficile (nel suo caso le automobili) è la reputazione del business che resta intatta.

Gli azionisti FCA e (soprattutto) Ferrari la pensano diversamente.

"In quattordici anni ha più che decuplicato il valore del gruppo in Borsa. Ha trasformato la Fiat da azienda italiana sull'orlo del fallimento a potente società globale.

È andato all'assalto dei mercati. Ha pensato in grande. Le sue scelte, mai scontate, hanno esaltato gli investitori, ma gli hanno attirato accuse come quella di aver spostato il baricentro dell'impresa lontano dall'Italia e quella di aver calpestato i diritti degli operai.

Chi è stato Sergio Marchionne, leader visionario e divisivo, e che cosa resta della sua eredità?

Tommaso Ebhardt - che l'ha inseguito per dieci anni da un capo all'altro del mondo - ritrae in questo libro una figura complessa, che si rivela man mano al giornalista in rapide battute, numerose occasioni professionali e preziosi incontri a due, a microfoni spenti.

Il suo racconto inizia nel dicembre 2008 con l'operazione Chrysler, ricostruisce i traguardi storici, i progetti falliti, la leadership di Marchionne. E lancia uno sguardo a quello che rimane di FCA dopo la sua tragica scomparsa.

Ma soprattutto indaga le convinzioni, gli interessi, i sentimenti privati di un uomo riservatissimo, che tuttavia gli aveva affidato a volte i suoi pensieri, riconoscendolo pubblicamente come «il suo stalker più affezionato», e prova a capire il segreto del personaggio che da sconosciuto outsider è diventato uno dei manager di maggior successo sui mercati internazionali."

Di persone e manager come Marchionne avremmo un bisogno disperato in questo 2020 ...

L'articolo della settimana (93)

Quello di questa settimana è un articolo molto ben documentato che fotografa la situazione della "ricchezza degli italiani" (nel frattempo peggiorata).

Il grafico è particolarmente illuminante:

Facile da capire: siamo (per ora) primi della classe in patrimonio (più della metà sono mattoni) e sempre più poveri in reddito (ormai solo il 40% di quello degli americani e il 35% in meno rispetto ai tedeschi).

Siamo come i nobili dell'ottocento che (infatti) nel novecento rimasero con le famose pezze alle terga. Indispensabile imparare ad investire intelligente.

Le Fwiane e i Fwiani l'hanno capito dal 1999. Infatti nella foto di gruppo degli italiani sono (probabilmente) gli unici che sorridono.

La citazione finale (93)

"I veri investitori dovrebbero comprare le azioni come comprano i prodotti alimentari. Non come comprano i profumi ..."

(Ben Graham)

A rileggerci la prossima settimana!

Vostro

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Come diventare un investitore intelligente?

Per essere investitori "fai da te" intelligenti, bisogna prima di tutto mandare a mente questa idea decisiva: investire NON è una scommessa, un colpaccio, uno sprint. E' una Maratona. Warren Buffett ha trasformato 10.000 dollari, il suo capitale iniziale, in decine di miliardi di dollari. Ma non ci ha messo giorni o mesi. Ci ha messo qualche anno.

Per la precisione: una decina d'anni a diventare milionario (nel 1962 i milioni di dollari avevano ancora il loro fascino. Anche i milioni di euro ce l'hanno, dopotutto, no?).

E una quarantina d'anni a diventare miliardario, sempre in dollari, nel 1990.

Nel frattempo i suoi miliardi sono diventati molti di più.

L'Investitore intelligente "fai da te" è prima di tutto un Maratoneta.

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Ma che cos'è esattamente la Finanza Democratica?

I principi della Finanza Democratica sono pochi e davvero alla portata di tutti. Eccoli qua:

  • 1) Nessuno ha a cuore il nostro denaro più di noi;
  • 2) Imparare ad investire è semplice e non serve essere laureati in economia e scienze finanziarie. Basta essere correttamente informati da chi è strutturalmente Indipendente e non deve vendervi nessun tipo di prodotti finanziari. Basta saper fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, percentuali, e medie;
  • 3) Grazie ad Internet, è facile e costa molto poco investire da soli e senza intermediari. E' sufficiente aprire un conto bancario on line e le commissioni sono basse e alla portata di tutti gli investitori;
  • 4) Investite solo in quello che capite e conoscete.
  • 5) Non fidatevi di nessuno che vi proponga cose in contrasto con i punti 1, 2, 3 e 4. Basta partecipare a questo Meeting per approfondire.

Storia di Laura Rossi

Mi chiamo Laura Rossi, ho 45 anni e vorrei raccontarvi la mia storia. Secondo me può essere utile a tanta gente

Il mio lavoro somiglia a quello di molti italiani della mia generazione: piccola impresa ereditata dai genitori e dai nonni, non si stacca mai, fatica, tasse e qualche soddisfazione.

Negli ultimi anni meno.

Tre generazioni di lavoro e risparmio hanno creato un patrimonio.

Un patrimonio che somiglia a quello di tanti altri piccoli imprenditori e professionisti italiani, immagino: qualche immobile, tra cui la casa dove vivo, buoni del Tesoro e un po’ di altri titoli in portafoglio.

Fino a due anni fa soprattutto fondi di vario genere.

Un giorno mi sono imbattuta in questa tabella:

Per una volta era semplice da capire e la fonte era insospettabile (BlackRock/Morningstar):

Il peggior 'investimento' possibile, a lungo termine (1926/2020), è quello monetario (Bot/conti deposito etc): tolte le tasse e l'inflazione ci si rimette quasi l'1% all'anno (-0.8%). Seguono le obbligazioni (societarie e i titoli di Stato): sempre al netto di tasse ed inflazione si prende solo lo 0.6% netto, ogni anno in media. Poi arrivano le azioni: dal 1926 al 2020, una vera Maratona, hanno guadagnato il 4.4% medio all'anno, al netto di tasse ed inflazione.

La prima: un calcolatorino dell’interesse composto;

La seconda: un articolo di Francesco Carlà.

Usando il calcolatorino ho scoperto che:

Usando i Bot praticamente i soldi si dimezzano strada facendo (100.000 euro 'investiti' al 0.8% diventano dopo 94 anni 47.000);

Usando le obbligazioni i soldi crescono un po', ma molto lentamente (100.000 euro investiti allo 0.6% diventano dopo 94 anni 175.473);

Usando le azioni (nel senso di replicare un Indice azionario generalista per esempio con un Etf apposito) i soldi crescono molto (100.000 euro investiti al 4.4% diventano dopo 94 anni 5.725.941)

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Domande e risposte

Chiariamo qualche dubbio

  • Che cos'è FinanzaWorld?

    FinanzaWorld è anzitutto libera e Indipendente, priva (strutturalmente) di qualsiasi conflitto d’interesse.

    Su FinanzaWorld Francesco Carlà ed il suo staff pubblicano ogni giorno informazioni, commenti, analisi sul mondo dell’economia, dei Mercati e dell'Educazione finanziaria.

  • Francesco Carlà, già docente all'Università la Sapienza di Roma e all'Università IULM di Milano, da oltre 35 anni si occupa di Comunicazione, Informazione ed Educazione finanziaria.

    Segue la finanza innovativa (e il Fintech) dal 1995. E' autore di articoli, libri e di programmi radio-televisivi.

    Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i bestsellers "Trading online. La guida" (2000), "Simulmondo. Vivere Internet" (2001), "Trading online. Seconda Edizione" (2003), Italia-Google (2006) e Finanza Democratica (2009). Per tre anni ogni settimana è stato protagonista su RaiNews24, RAI3 di "Netstocks", il primo magazine tv dedicato all'economia e alla finanza innovative, consulente di molte trasmissioni TV e Radio in RAI e su altri canali (Costanzo show, Invasioni Barbariche, Sky TG 24, Radio Vaticana, Radio Radicale, Radio Capital etc), per quattro anni ha condotto il forum di Borsa sul sito del Corriere della Sera, editorialista di Vanity Fair (Soldi & Felicità) e della Gazzetta dello Sport (Il Risparmiatore). E' il fondatore di FinanzaWorld dal 1999.