Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Sapete cos'è un investimento ESG? Conviene sempre? (puntata 122 del 26/06/2021)

ESG, se non lo sapete, sta per:

-Environmental: l’impatto su ambiente e territorio;

-Social: il risvolto sociale di un'azienda o di un investimento;

-Governance: il modo in cui un'azienda viene amministrata.

Questa specie di bollino (ESG) viene usato per valutare investimenti "responsabili" non solo nei riguardi della gestione profittevole della propria impresa (il bene degli azionisti), ma anche facendo attenzione ad aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.

Quindi, in sintesi, se ha il bollino ESG, bene. Se non ce l'ha è un cattivo investimento.

Ovviamente non sono affatto d'accordo.

Perchè, secondo il sottoscritto, definire (a priori) quali sono le aziende sostenibili ed utili alla società (quindi meritevoli d'investimento) è a dir poco puerile (e a dir molto sciocco e truffaldino).

Quindi rischia di essere (com'è successo troppe volte per altri settori del consumo: pensate al dilagare degli alimenti "bio"...) solo un altro sfogo per il marketing.

Perciò un pessimo investimento, per tutti.

La virtù numero 1 dell'Investitore (davvero) Intelligente è (rullo di tamburi) la SEMPLICITA'.

Non date retta (mai) a chi propone formule astruse e "investimenti" complicatissimi.

I veri soldi li ho sempre fatti (e li farò anche in futuro ne sono certo) con idee Semplici. Attenzione: Semplici non vuol dire Facili. E men che meno: Banali.

Semplici come il mio nuovo Podcast con Lodovico: "Investitori Intelligenti"

2. Il mio libro della settimana (122)

P. Bruckner: Un colpevole quasi perfetto

(Guanda)

Di recente il quotidiano inglese Guardian ha pubblicato un articolo su un dolce che sarebbe simbolo di razzismo. Sapete a chi è toccata questa terribile infamia?

Alla torta di mele. (No comment)

Quasi il medesimo giorno, la non famosissima Università di Howard ha fatto sapere che non insegneranno più latino e greco nella locale facoltà di lettere classiche perchè da quel mondo verrebbe il razzismo.

Se tra le lingue classiche non ci mettono più greco e latino chissà cosa insegneranno allora ... ?

Si fa presto a dire razzismo, sessismo etc etc. Spesso si ha la sensazione che sia a buon punto la creazione di un capro espiatorio perfetto per ogni nefandezza.

E' proprio quello che scrive l'autore in questo libro che è diventato rapidamente un best seller:

"La caduta del Muro di Berlino ha travolto le sinistre europee e una nuova ideologia ha soppiantato la lotta di classe con il conflitto delle identità.

Negli anni Sessanta e Settanta ci si batteva per il proletariato, il Terzo Mondo e i dannati della terra, in nome di un'umanità riunificata: il femminismo mirava a restaurare l'uguaglianza tra donne e uomini, l'anticolonialismo a liberare colonizzati e colonizzatori da un reciproco rapporto di dominazione, l'antirazzismo chiedeva il rispetto per tutti i popoli.

Oggi queste battaglie tornano in Europa dagli Stati Uniti in una forma deviata che sposta i termini dello scontro sul campo del genere, dell'identità e della razza, e riporta il colore della pelle al centro del dibattito.

Tre nuove correnti di pensiero - neofemminista, antirazzista, anticolonialista - individuano un nemico comune nell'uomo bianco eterosessuale. Capro espiatorio per eccellenza, il colore della pelle lo designa come un razzista, il potere come lo sfruttatore di tutti gli oppressi, la sua stessa anatomia come predatore per natura.

Inserendosi con grande forza e spirito polemico nel dibattito contemporaneo, Pascal Bruckner analizza gli effetti di questi nuovi discorsi che celano il disprezzo per l'illuminismo e l'umanità in generale, e portano al riaffacciarsi sul mondo di società ripiegate sulla propria identità, e alla sostituzione di fatto di un razzismo con un altro.

Stiamo assistendo, denuncia l'autore, al capovolgersi del progressismo in un nuovo oscurantismo."

3. L'articolo della settimana (122)

L'articolo che vi propongo questa settimana è un esempio mirabile di populismo finanziario. Eppure è stato ampiamente ripreso dai mass e social media di tutto il mondo, affamati di sensazionalismi.

Non vi anticipo troppo, però leggendolo si ha la netta sensazione che negli Stati Uniti i miliardari non paghino tasse (o ne paghino "poche") in base a chissà quale invenzione dei loro consulenti fiscali.

In particolare, il passaggio che segue, prende di mira proprio il nostro amico Warren Buffett (che com'è noto ha lasciato oltre 100 miliardi di $, ovvero tutto il suo patrimonio, per opere di filantropia):

"Nessuno tra i 25 più ricchi ha evitato tante tasse quanto Buffett, il nonno plurimiliardario. Forse è sorprendente, data la sua posizione pubblica di sostenitore di tasse più alte per i ricchi.

Secondo Forbes, le sue ricchezze sono aumentate di 24,3 miliardi di dollari tra il 2014 e il 2018.

In quegli anni, Buffett ha riferito di aver pagato 23,7 milioni di dollari di tasse. Ciò equivale a una vera aliquota fiscale dello 0,1%."

Sapete perchè Warren non ha pagato tasse sui titoli Berkshire che possiede? Sì che lo sapete:

1 Perchè BRK non stacca dividendi;

2 Perchè non ne ha mai venduta nemmeno una.

Chiunque, giustamente e legalmente, può farlo. E mica solo negli Usa.

4. La citazione finale (122)

"“Il contribuente è uno che lavora per lo stato senza essere un impiegato statale."

(Ronald Reagan)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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