Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Il Test di Buffett per avere Successo (puntata 229 del 15/07/2023)

Inutile che io presenti Warren Buffett: il più grande investitore di tutti i tempi, l'unico ad essere stato (per decenni) nella top 3 degli uomini più ricchi del mondo senza aver dovuto inventare nulla di straordinario.

E senza aver inventato nulla di nuovo nemmeno nel mondo dell'investimento.

Infatti i suoi principi e metodi sono un sapiente (e rigorosissimo nell'applicazione) mix dei metodi di altri grandi maestri: Graham, Fisher etc.

A mia volta, ho studiato con molta attenzione tutte le tracce che Buffett ha lasciato nelle sue lettere agli investitori di Berkshire (il suo veicolo finanziario) e in mille altre occasioni pubbliche e private.

Mi sono spinto fino a partecipare personalmente alla convention annuale che si tiene ad Omaha, Nebraska in primavera.

Questo per dire che non sono esattamente un osservatore superficiale dei principi e dei metodi di Buffett (e del suo socio anziano Charlie Munger). Principi e metodi che spesso condividiamo qui a FinanzaWorld e che abbiamo mescolato con i nostri.

E, come sapete, dal 1999 funzionano piuttosto bene.

Di recente mi sono imbattutto in una cosa interessante, un test che Warren ha fatto al suo pilota personale per 10 anni Mike Flint, un professionista che era stato al servizio di 4 presidenti degli Stati Uniti.

Flint non aveva resistito alla tentazione di chiedere all'Oracolo di Omaha il segreto del suo successo.

La risposta di Buffett è il semplice test che segue, in 3 veloci passaggi:

1 Scriviamo i 25 Obiettivi Top della nostra vita, cioè le 25 cose che ci vengono in mente quando pensiamo a dove vorremmo primeggiare;

2 Adesso dobbiamo fare un cerchietto sui 5 Obiettivi SuperTop (per usare una terminologia cara ai miei Premium di Fw), ovvero le 5 cose che ci stanno più a cuore di ogni altra, le 5 SuperPriorità;

3 A questo punto il pilota di Buffett (e voi Fwiani) si ritrova con due liste: una di 5 SuperObiettivi ed una di altri 20 Obiettivi che non hanno passato lo screening. Warren chiede a Flint come pensa di cominciare a lavorare sulle SuperPriorità e con quale approccio. La risposta sembra convincente: partire subito e con un piano completo per ottenere il successo sperato.

Ma Buffett non tarda a chiedere cosa ne sarà degli altri 20 Obiettivi che sono rimasti fuori?

Flint replica che non sono urgenti, ma che continuerà a pensarci e a lavorarci nel tempo che gli resterà.

La reazione di Warren è quasi violenta: NO! Gli altri 20 Obiettivi devono assolutamente essere dimenticati, altrimenti anche i 5 SuperObiettivi ne risentiranno negativamente.

Sintesi secondo Buffett:

1 Scrivete i vostri 25 Obiettivi
2 Evidenziate i vostri 5 SuperObiettivi
3 Evitate di lavorare su qualsiasi Obiettivo che NON siano i 5 SuperObiettivi

Sintesi (modestissima) secondo il sottoscritto:

Fate il vostro test e poi scrivetemi per farmi sapere com'è andata e se siete d'accordo con Buffett.

Io, per una volta, non sono d'accordo -ò-

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

2. Il mio libro della settimana (229)

G. Moncalvo: I lupi e gli Agnelli

(Rubbettino)

Le dinastie industriali hanno spesso scheletri negli armadi. Scheletri che vengono fuori, a volte ingombranti, specialmente dopo la morte dei fondatori.

"Maggio 2007, Margherita Agnelli deposita al tribunale di Torino la clamorosa citazione nei confronti di Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Siegfried Maron (capo del "Family Office" dell'avvocato a Zurigo) - da lei considerati gestori e custodi dei beni del padre - che provoca un terremoto fra i membri della "royal family" torinese, o di quel che ne resta.

La vicenda solleva il sipario sui trascorsi di Gianni, incrina il suo mito e fa venire alla luce verità sul passato di una dinastia protagonista da decenni della storia economica, e non solo, d'Italia. per la prima volta, grazie ai numerosi documenti inediti depositati dalla figlia in Tribunale, un libro porta alla luce, con coraggio e ricchezza di particolari, intrecci pubblici e privati sconosciuti al grande pubblico e spesso nascosti grazie alla complicità dei mass media: immensi patrimoni accumulati all'estero e sottratti al fisco, scatole cinesi e società ombra, drammi, contrasti, sospetti e manovre che hanno segnato la famiglia Agnelli e, senza i quali, non si possono comprendere i fatti successivi come le vere ragioni dell'operazione che ha portato John Elkann al vertice con la sempre più vasta "presa di potere" da parte di Sergio Marchionne.

Questo libro illustra anche il ruolo di Donna Marella (con ampio spazio all'emarginazione di Edoardo, alle vicende di Lapo e alle ragioni vere dell'ascesa del giovane Elkann), la guerra mediatica che ha avuto come protagonista Margherita e i suoi figli."

E che continua.

3. L'articolo della settimana (229)

"A vent'anni dalla morte di Gianni Agnelli, il nipote John Elkann, designato dall'Avvocato a guidare la dinastia, ricorda il lascito morale ricevuto dal nonno: "Quando me ne sarò andato, la crescita e il consolidamento di tutto ciò che è stato costruito, alla fine dipenderà dalla qualità delle persone, e dal fatto che ci credano o no. Perché sono loro che dovranno affrontare il prossimo periodo di avversità. E sono loro il patrimonio della Fiat: i suoi uomini"...

4. La citazione finale (229)

"Non bisogna avere paura del nuovo."

(John Elkann)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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