Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Quanto è ricco (davvero) Jeff Bezos? (puntata 81 del 12/09/2020)

Bezos: 200 Miliardi di $ di patrimonio. Ma sono (quasi) tutti in azioni Amazon. Quindi? Quanto è ricco (davvero) Jeff Bezos?

Dipende.

Dipende da una sola cosa: dal valore intrinseco di Amazon rispetto al suo prezzo attuale di Borsa.

Molti pensano che il problema principale di Bezos (e di tutti gli altri Paperoni stia nel fatto di avere quasi tutto il loro patrimonio in azioni dell'azienda che hanno fondato, oppure ereditato). Temono che la poca diversificazione gli possa creare problemi.

Le famose uova nel paniere.

Ma non è quello il modo giusto di inquadrare la questione. Anzi è proprio la estrema concentrazione in un investimento che capiscono e conoscono ad aver fatto così ricchi i vari Bezos, Zuckerberg, Musk etc etc.

Però il valore intrinseco delle loro aziende rispetto al prezzo di Borsa è il vero metro di giudizio. Ora e in futuro. E anche in passato quando magari qualcuno di loro era assai più indietro in classifica.

Morale: probabilmente oggi Bezos è un po' meno ricco di quello che sembra.

Se volete saperne di più cliccate qui.

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2. Il mio libro della settimana (81)

C. Bonington: In salita. Una vita al limite

(Solferino)

Non è certo la prima volta che vi consiglio un libro che parla di scalatori e di avventurieri estremi.

Sono un lettore avidissimo di biografie di uomini che hanno la passione per l'avventura, ma che sanno gestire i rischi e controllare le loro imprese. Per questo portano sempre a casa la pelle.

Non trovate che questo genere di esperienze siano una metafora abbastanza prossima a come si comporta un Maratoneta dell'Investimento Intelligente?

Amore per la precisione e per il Metodo. Sguardo rivolto verso il futuro. Consapevolezza che le montagne (o il mare) non si possono affrontare con stupidità e spavalderia.

Esattamente come i mercati.

Forse è per questo che non ho particolare voglia di emulare le loro imprese, ma ho grande interesse e rispetto per le loro vite. C'è così tanto da imparare.

"Chris Bonington è uno dei più grandi alpinisti al mondo.

A più di ottant’anni, non smette ancora di affrontare le cime e se stesso: la montagna è per lui sfida, ricerca del limite, senso della vita.

In questa autobiografia racconta la sua storia straordinaria: la famiglia, da cui eredita il temperamento avventuroso; la madre, una donna forte, coraggiosa, anticonformista, che lo alleva con tenerezza e determinazione durante gli anni della guerra; l’attrazione per le vette, un magnete irresistibile che lo allontana prima dalla carriera militare e poi da quella nel marketing, reclamandolo a sé come unico scopo dell’esistenza.

E di qui, le infinite scoperte che la montagna riserva a chi la pratica, la ama, non può farne a meno: la gioia nella conquista di nuove vette; lo sconforto nei fallimenti, dai quali c’è sempre una lezione da imparare; la pazienza nell’aspettare il momento giusto e il coraggio nel coglierlo; il dolore per la perdita di cari amici e compagni di cordata.

Nonostante traguardi e record, fama e onori, niente lo ha potuto proteggere dalla malattia che ha condotto Wendy, sua moglie, fonte inesauribile di fiducia e di conforto, a una trista fine.

Scalando l’Old Man of Hoy, la torre che sfida tutti i climber del mondo ergendosi fra le onde dell’Atlantico con i suoi centotrenta metri di altezza, Chris porta con sé i suoi ottant’anni, il peso del dolore e un corpo ben diverso da quello con cui aveva affrontato l’impresa quando ne aveva poco più di trenta.

Ma giunto in cima, sente di aver capito il senso di questa sfida: fare di ogni giorno un giorno pieno di significato, continuare a camminare, scalare, godersi la vita rendendola più ricca ed emozionante possibile.

È a partire da questa consapevolezza che Chris ci racconta come è arrivato fin qui."

3. L'articolo della settimana (81)

Mario Draghi è chiaramente una risorsa per la nostra Repubblica.

Dopo gli anni alla Banca d'Italia, dove non sono mancate anche le scelte che non ho condiviso, il suo servizio alla BCE ha dimostrato le capacità, il coraggio e la forza anche politica di questo italiano.

Oltre che le sue indiscutibili abilità tecniche.

Quello che vorrei leggeste è la versione integrale del suo discorso al Meeting di Rimini dell'estate 2020. Troverete saggezza e intelligenza. E buon senso.

Proprio le cose che sembrano così rare nell'Italia di oggi.

"La sfida del Covid, l'impegno per i giovani e per l'istruzione, la distinzione tra debito buono e cattivo. L'Europa che cambia e il populismo. Non esistono buone politiche che non siano sostenibili sul lungo periodo, altro che sussidi..."

4. La citazione finale (81)

"Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough." 26 luglio 2012

(Nell'ambito del nostro mandato, la BCE è pronta a fare tutto ciò che è necessario per proteggere l'euro. E, credetemi, sarà sufficiente.)

Mario Draghi

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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