Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Investitori & Ciarlatani (puntata 11 del 11/05/2019)

Ecco un sistema semplice e sicuro per individuare immediatamente (e scansare come la peste) un ciarlatano finanziario sedicente "advisor" ...

Chiedetegli: "Quale sarà il prezzo dell'oro (petrolio, titolo xyz etc) fra un mese o anche fra un anno?" Qualsiasi prezzo vi dirà saprete subito che di ciarlatano, appunto, trattasi ... -ò-

Perchè? Facile: le previsioni di breve termine dicono niente sul futuro e tutto su chi le fa.

2. Il mio libro della settimana (11)

Giorgio Caponetti: Il grande Gualino

(Utet)

Ho letto questo libro quasi per caso.

Confesso che non avevo mai sentito parlare di questo incredibile imprenditore (piemontese) del novecento. Una mancanza colpevole la mia e una lettura interessante, anche per capire da dove vengono certi vizi (e alcune virtù) del capitalismo italiano.

"Imprenditore spregiudicato e raffinato mecenate, elegante viveur e lungimirante affarista, colto, piratesco, sottile, avventuroso. Riccardo Gualino ha segnato il secolo scorso come pochi altri hanno saputo fare. Nato sul finire dell'Ottocento da una ricca famiglia biellese, fin da subito Gualino rivela un'incrollabile determinazione.

Dapprima commerciante di legname, presto la sua ambizione lo conduce a un crescendo di imprese sempre più grandiose. Acquisisce banche, in società con Giovanni Agnelli fonda la SNIA, diventa azionista di riferimento e vicepresidente della Fiat, lancia i filati artificiali, ha interessi nel settore chimico e in quello alimentare. Il nome Gualino diventa noto in tutto il mondo: nel 1928 è inserito nella rosa dei cinque uomini più ricchi d'Europa.

La sua ascesa è vertiginosa e le sue cadute fragorose. Le sue idee degne di un visionario: nel 1914 acquista un enorme terreno sulle rive della Neva, determinato a costruire una nuova San Pietroburgo ricalcata sul profilo di Manhattan. La Rivoluzione d'Ottobre manderà a monte il progetto, ma non fermerà la sua fame di affari. Non ci riuscirà neppure il tracollo economico del '29, né l'accanimento di Mussolini che lo confina a Lipari.

Gualino è uno di quei rari talenti in grado di capire il flusso del tempo, di prevedere la modernità: lo troviamo, dopo la caduta, a capo della pionieristica Lux, che nel dopoguerra produce i film di Visconti e Lattuada avvalendosi anche dei giovani Carlo Ponti e Dino De Laurentiis. Al suo fianco c'è sempre Cesarina che condivide con lui una lunghissima vita piena di viaggi, incontri e amicizie memorabili: tra gli altri, ci imbattiamo in D'Annunzio e Gobetti, Nijinskij, Solomon Guggenheim, Curzio Malaparte, Winston Churchill, i Kennedy, Liz Taylor, Luchino Visconti.

Lui e Cesarina, appassionati di tutte le arti, dall'architettura alla danza, alla musica, alla pittura, costruiranno castelli e teatri, daranno vita a splendide stagioni di eventi e acquisteranno una strabiliante raccolta di capolavori, da Botticelli a Modigliani: una parte di essi costituiranno la "Collezione Gualino", patrimonio della Galleria Sabauda di Torino. Una vita come un romanzo, che Giorgio Caponetti racconta con la vivacità dell'improvvisazione jazz e con l'andamento di una partitura sinfonica, consegnandoci lo scintillante ritratto di un'epoca irripetibile."

3. L'articolo della settimana (11)

Nel Simulmondo è ovvio che anche i seguaci dei politici siano simulati. Non tutti ovviamente, ma parecchi. Addirittura il 70% secondo Domenico Di Sanzo che ha scritto l'articolo (con intervista) che state per leggere.

"Utilizzando il sito Spark Toro, strumento in grado di monitorare i fake followers su Twitter, si scopre che le web star del Movimento della partecipazione in Rete sono seguite da moltissimi fan «sospetti». A partire dal Garante Beppe Grillo che conta il 71% di followers finti. Record battuto soltanto dall' ex presidente del Senato e fondatore di Liberi e Uguali Pietro Grasso con il 76% di followers finti.

Segue il sindaco di Roma Virginia Raggi con il 66% di bot, spam e account inattivi. Tra i grillini più popolari quasi tutti superano il 50%. Alessandro Di Battista si ferma al 60,7%, Luigi Di Maio al 63%, il nuovo frontman Gianluigi Paragone oltrepassa, seppur di poco, la metà. Chiara Appendino, sindaco di Torino, conta il 54% di account fake, la pasionaria Paola Taverna, tra i primi personaggi web lanciati da Casaleggio, arriva al 57%. Stessa percentuale toccata da Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture, e dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte ..."

4. La citazione finale (11)

“Se aggiungi poco al poco, ma lo farai di frequente, presto il poco diventerà molto.”

ESIODO

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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