Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Campioni in fallimento. Ci riguarda? (puntata 117 del 22/05/2021)

C'è uno studio dell'Università di Phoenix (Arizona) dedicato alle fallimentari decisioni finanziarie degli atleti professionisti americani.

Si scoprono alcune cose molto interessanti.

Il 60% dei giocatori della NBA si trova in stato di dissesto finanziario dopo soli 5 anni dal ritiro. Addirittura il 78% di quelli della NFL (football americano) dichiara bancarotta personale, sempre nel giro di 5 anni.

Il 25% è già nei guai dopo un anno.

Vi chiederete come sia possibile che professionisti ben pagati (stipendio minimo NFL 370000 euro, medio 920000, le stelle guadagnano molti milioni ...) finiscano così male e così rapidamente ...

Le ragioni sono molte, spesso anche da codice penale come la truffa che ha coinvolto 78 giocatori NFL cui sono stati sottratti 32 milioni di euro.

Ma il motivo principale è uno solo: mancanza totale di educazione finanziaria. Aggiungo: incapacità di fare anche i minimi calcoli aritmetici.

Non parliamo di percentuali e medie ...

Le scelte che gli atleti fanno durante la carriera si rivelano poi catastrofiche appena gli stipendi non arrivano più.

Sempre secondo la ricerca Usa (il sottoscritto è d'accordo), le decisioni peggiori sono quattro.

La prima: sopravvalutare la propria capacità di guadagno nel tempo. Immaginare che le cose possano andare bene quasi per sempre, proiettando nel futuro l’opulenza del presente. Senza fondamento.

La seconda: sottovalutare l'entità delle spese in proporzione ai guadagni. Anche per un campione una Lamborghini è una Lamborghini.

La confusione tra costi necessari e lusso sfrenato è letale. Per esempio, non mettono in conto il divorzio. Eppure arriva per una grande percentuale di atleti.

La terza: sottovalutare l'importanza dei giusti investimenti per mantenere nel tempo il tenore di vita del presente.

La quarta: delegare la gestione del proprio denaro ad un 'esperto' senza avere gli elementi sufficienti per sceglierlo (e monitorarlo) bene.

Trovate molte cose che non riguardano solo i campioni dello sport? Avete ragione.

Ci sono eccezioni. Per esempio LeBron James. Il grande campione NBA ha ricevuto addirittura il plauso di Warren Buffett per la sua saggezza finanziaria.

Il massimo possibile.

Morale: non bisogna essere laureati in scienze finanziarie per diventare ricchi e restare tali nel tempo.

Vi ricorda un Principio della Finanza democratica del sottoscritto (dal 1999)? Avete di nuovo ragione.

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2. Il mio libro della settimana (117)

J. Taniguchi: Gourmet

(Panini comics)

Questa settimana parlerò parecchio del Giappone. Anche l'articolo che ho selezionato (lo leggerete fra poco) riguarda il Sol levante.

Per questo il libro della settimana è una graphic novel che ho già letto diverse volte per il suo tema adorabile: la cucina giapponese. Autore il grande disegnatore nipponico Jiro Taniguchi.

Se vi piace mangiare sushi e sashimi (e tempura), se siete già stati a casa loro, se non ci siete mai andati, se vi piacciono i fumetti, ma anche se li odiate: questo è il libro per voi.

"Mangiare è un piacere. Il segreto sta nell'imparare ad assaporare il pasto.

Il rito della tavola non si consuma in fretta, ma con attenzione e metodo. Chi sa apprezzare la cucina non desidera solo riempire lo stomaco, ma cerca l'appagamento dell'anima.

Fragranze, sapori, accostamenti cromatici, composizione degli ingredienti... Se la cucina è arte, il buongustaio ne è l'esegeta.

La prima stagione delle avventure gastronomiche del gourmet Goro Inogashira torna in un'edizione da collezione. Un viaggio attraverso il gusto e la cultura culinaria del Giappone che si completa con un capitolo finale inedito."

3. L'articolo della settimana (117)

Il Giappone è il paese dei fumetti, che si chiamano Manga e vendono ancora decine di milioni di copie ogni mese.

Per un italiano avere successo con i Manga è come vendere i frigoriferi agli eschimesi. Eppure un ragazzo italiano c'è riuscito. Si chiama Giuseppe Durato e questa è la sua bellissima storia. Di meritocrazia.

"Più o meno sei anni fa, Giuseppe Durato – classe ’92, nato a Fossacesia in Abruzzo – ha deciso di trasferirsi in Giappone.

Aveva 22 anni e un sogno: fare il fumettista. Ha lavorato come modello ed è comparso in televisione, in un reality show. Ha fatto da assistente a un’autrice, Keiko Nishi ..."

4. La citazione finale (117)

"Pazzo chi almeno una volta nella sua vita non sale sul Monte Fuji, ma anche chi sale più di una volta sul Monte Fuji, è pazzo."

(Proverbio giapponese)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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