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Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto.

E la Citazione Finale.

Buona lettura, vs. Francesco Carlà.

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1. Investire bene è Semplice (puntata 248 del 25/11/2023)

Investire bene e in modo intelligente è Semplice, anche se non è Facile.

Lo sanno molto bene le Fwiane e i Fwiani Maratoneti che hanno visto crescere i loro pfoli modello del 13,6% all'anno dal 2006 ad oggi (performance media annuale di "In Borsa in Italia" dal gennaio 2006 al novembre 2023).

Se sappiamo quello che facciamo, se capiamo in cosa, perchè e a che prezzo investiamo, non possiamo sbagliare e il nostro patrimonio crescerà regolarmente nel tempo.

E, nel frattempo, capiremo anche un sacco di cose molto interessanti.

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

2. Il mio libro della settimana (248)

G. Caprotti: Le ossa dei Caprotti

(Feltrinelli)

Volete sapere da dove viene Esselunga e da dove viene la genetica che ha reso il suo fondatore così resistente ai conflitti e agli stress?

"Lombardia, prima metà dell’Ottocento. I Caprotti, proprietari terrieri, si affacciano all’industria del cotone e con le ricchezze presto accumulate si fanno largo nella società dell’epoca.

Sono tra i finanziatori della spedizione dei Mille, si spingono fino in Sud America, sostengono gli esploratori che si avventurano nella penisola arabica e nel Corno d’Africa.

La culla dei loro affari è la piccola Albiate, in Brianza, dove lo stabilimento tessile dista poche centinaia di metri dalla dimora familiare, ma la sfera dei loro interessi si allarga sempre più. Nutrono ambizioni politiche e aderiscono al Partito repubblicano, una scelta che nel Regno d’Italia può costare cara.

Tra successi e fallimenti, la svolta per la famiglia arriva alla fine degli anni Cinquanta con Rockefeller e la prima catena di supermercati in Italia, che per gli americani è un’avventura economica ma anche un’arma formidabile di propaganda anticomunista.

Nel primo supermarket di Milano Rockefeller offre pinne di pescecane, come titola un giornale del tempo: l’abbondanza di prodotti e le prelibatezze esotiche in vendita affascinano gli italiani. È un successo straordinario e consolida la fortuna della famiglia Caprotti, che nel frattempo ha acquisito la quota di maggioranza dell’azienda.

Giuseppe Caprotti ricostruisce la storia di una famiglia che ha attraversato più di due secoli. Regala al lettore i ritratti di donne e di uomini dai sentimenti intensi, passando dall’Italia del fascismo a quella del boom economico.

Ma racconta anche l’adolescenza passata in un collegio svizzero, lontano da una Milano violenta e dai rischi di rapimento, e i rancori che avvelenano gli animi tra parenti e travolgono per sempre il sogno di restare uniti “come i moschettieri di Dumas”, fino alla rottura e ai fatti rovinosi che ne sono seguiti, narrati qui attraverso testimonianze e documenti inediti."

3. L'articolo della settimana (248)

Giuseppe Caprotti è il figlio di Bernardo, uno degli imprenditori simbolo della rinascita economica del nostro Paese.

Come avete appena letto è anche l'autore del libro che racconta la storia della sua famiglia. Qui lo ritroviamo in un'intervista molto recente ed interessante:

"Mio padre non fondò Esselunga, all’origine c’è l’America".

Ovvero?

"Dopo il 2004 ho voluto capire la storia della mia famglia e ho iniziato a fare ricerche. Nel 2019 ho incontrato Marco Brunelli, primo presidente della Supermarkets italiani (poi Esselunga) e alla domanda su come era nata l’azienda lui ha risposto facendo il nome di James Hugh Angleton, collaboratore dell’Oss, i servizi segreti americani, futura Cia. Brunelli stesso lo incontrò nel 1955 favorendo il successivo sbarco in Italia della Ibec, multinazionale che faceva capo a Nelson Rockfeller. L’obiettivo era distribuire benessere nei paesi in via di sviluppo attraverso l’abbassamento dei prezzi secondo lo schema del comprare all’americana..."

4. La citazione finale (248)

"In Italia la gente ha paura del futuro."

(B. Caprotti)

A rileggerci il prossimo week end!

Vostro


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